lunedì 27 aprile 2009

'BankSecrets':
"Svelati i segreti
di 13 delle più
importanti banche
del mondo"
Ieri alle 11.45

Da oggi attivo un sito web 'sentinella':


http://www.banksecrets.eu/ consuntabile da tutti anche in lingua italiana.

27 Giugno 2009 -- Messi a nudo i collegamenti tra le maggiori banche del mondo, tra cui Intesa Sanpaolo e Unicredit, e imprese producono armi, danneggiano l'ambiente, sostengono regimi autoritari. L'iniziativa è della rete europea Banktrack, cui fa capo anche la Campagna per la riforma della banca mondiale. Probabilmente continueranno a farlo, ma dovranno renderne conto all'opinione pubblica internazionale e, speriamo, anche ai loro correntisti.

Da oggi infatti c'è un sito web, 'BankSecrets', che rende pubblici gli investimenti fatti dalle 13 banche più grandi del mondo. Un sito che evidenzia i collegamenti tra queste banche e imprese note perché hanno sostenuto dittatori, causato danni ambientali irreversibili, prodotto armamenti messi al bando, come le munizioni a grappolo.

Le banche in questione sono Banco Santander, Barclays, BBVA, BNP Paribas, Citigroup, Credit Agricole, Deutsche Bank, ING, Intesa Sanpaolo, HSBC, RBS, Société générale e Unicredit.

A gestire il nuovo sito 'sentinella' è il network europeo Banktrack composto da Campagna per la riforma delle Banca mondiale (Italia), Friends of the Earth (Francia), Netwerk Vlaanderen (Belgio), Platform (Regno Unito), SETEM (Spagna) e Urgewald (Germania).

Recenti ricerche di Banktrack hanno evidenziato che i 13 istituti di credito hanno investito un totale di 39,6 miliardi di euro in pratiche e compagnie a dir poco discutibili. Dal 2005 al 2009 hanno finanziato imprese come la Textron, che produce le letali munizioni a grappolo, o come la Petrochina e la Vedanta Resources, che detengono dei record nella distruzione dell'ambiente. Dei 39,6 miliardi di euro, 11,4 sono stati concessi sotto forma di prestiti e 10,5 di obbligazioni, mentre ammonta a 17,7 miliardi il totale delle azioni delle compagnie "a rischio" che le banche detengono.

«Investimenti così dannosi non possono più essere tollerati - sottolinea Andrea Baranes della Crbm. Pensiamo che le istituzioni finanziarie debbano tenere nella dovuta considerazione le norme ambientali e sociali allorché devono decidere su come impiegare il loro denaro». Aggiunge Mathias Bienstman del Netwerk Vlaanderen: «Gli investitori non devono attendere di essere dichiarati legalmente responsabili per violazioni dei diritti umani e danni ambientali. Devono evitare di registrare profitti a causa di queste attività così controverse. Le banche hanno un grande potere e di conseguenza possono contribuire a un cambiamento in positivo».

Dunque 'BankSecrets' è uno strumento di cittadinanza attiva che, restando nel segmento delle banche, va ad aggiungersi a 'BancheArmate'

http://www.banchearmate.it/ il sito della campagna - promossa dalle riviste Nigrizia, Missione Oggi, Mosaico di pace - che da dieci anni monitora i comportamenti degli istituti di credito in relazione al finanziamento del commercio delle armi.