mercoledì 3 giugno 2009

il G8..E LA MONTEDISON

Disastro ambientale ed avvelenamento delle acque destinate al consumo umano sono i reati collegati alla scoperta della più grande discarica abusiva d’Italia, scoperta dalla forestale in Abruzzo.






185 mila metri cubi di sostanze tossiche e pericolose
sono state sepolti a 5-6 metri di profondità vicino
a Bussi (Pescara) in un terreno vicino al fiume Pescara.

Ci sono cloroformio, tetracloruro di carbonio, esacloroetano,
tricloroetilene, triclorobenzeni e metalli pesanti.

Dai primi rilievi, Forestale e Procura ritengono
che l’inizio dell’utilizzo del terreno – nel 1999
ceduto dalla Montedison ad una società immobiliare
di Milano riconducibile sempre alla Montedison –
come discarica risalga a diversi decenni fa, molto
prima dello stabilimento della Solvay, di cui si esclude
un coinvolgimento.
Per bonificare al zona bisognerà rimuovere 240 mila le
tonnellate di terra e il costo stimato di tale operazione
si aggira intorno ai 58 milioni di euro (che al momento
non si sa dove recuperare). Bisognerà anche trovare una
discarica sicura (che non faccia percolare nella falda
altre schifezze) e grande abbastanza da contenere la
massa enorme del terreno da smaltire.

Disastro ambientale ed avvelenamento delle acque destinate
al consumo umano sono i reati collegati alla scoperta
della più grande discarica abusiva d’Italia, scoperta dalla
forestale in Abruzzo.

185 mila metri cubi di sostanze tossiche e
pericolose sono state sepolti a 5-6 metri di profondità
vicino a Bussi (Pescara) in un terreno vicino al fiume Pescara.
Ci sono cloroformio, tetracloruro di carbonio, esacloroetano,
tricloroetilene, triclorobenzeni e metalli pesanti.

Dai primi rilievi, Forestale e Procura ritengono che
l’inizio dell’utilizzo del terreno – nel 1999 ceduto
dalla Montedison ad una società immobiliare di Milano
riconducibile sempre alla Montedison – come discarica
risalga a diversi decenni fa
, molto prima dello
stabilimento della Solvay, di cui si esclude un
coinvolgimento.




Per bonificare al zona bisognerà rimuovere 240 mila
le tonnellate di terra e il costo stimato di tale
operazione si aggira intorno ai 58 milioni di euro
che al momento non si sa dove recuperare.

Bisognerà anche trovare una discarica sicura (che non
faccia percolare nella falda altre schifezze) e grande
abbastanza da contenere la massa enorme del terreno
da smaltire.

leggi qui:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/13/discarica.shtml

http://abruzzo.indymedia.org/article/6186

http://www.crimeblog.it/post/720/lo-scandalo-della-discarica-tossica-montedison-in-abruzzo

http://www.tuttoabruzzo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=13077&Itemid=754

http://www.site.it/aaa-celano-25-ettari-di-discarica-abusiva-offresi/03/2009/

io credo che prima ancora di una ricostruzione frettolosa,
si debbe salvaguardare la salute delle persone e la
salubrità dell'acqua che dovranno bere per i prossimi
anni, costruire case nuove su delle fondamenta marce,
tossiche, pericolose ed estremamente cancerogene,
è una follia tutta italiana che non può e non deve
essere contemplata.


Non si può continuare a nascondere una verità così
grave, e la montedison deve essere processata e
deve assolutamente risarcire i danni ambientali
ed essere incriminata per disastro ambientale e
attentato alla salute pubblica dei cittadini.

vedete anche i video e inorridite perchè in
due settimane di parole e sciacallaggi mediatici,
nessuno ne ha mai parlato, spero che iniziate
a chiedervi il perchè...

http://www.youtube.com/watch?v=FN9oh7f1NBI

http://www.youtube.com/watch?v=VTDomGRahrohttp://www.youtube.com/watch?v=9A83boWKWLA&feature=related


VIVA FERRARA..E POI MILANO.....................

http://www.telestense.it/flv/popup.php?file=http://telestense.smil.weebo.it/20090415_02.xml


*******************************

VERITA' SCOMODE..........